15 October 2013 |

1°Torneo Celadrin Esculapio

Sui campi centrali del circolo si sono affrontati, senza esclusioni di colpi, i medici salentini che hanno dato vita ad un torneo di alta qualità tennistica e agonistica.
E’ iniziato tutto lunedì 7, dove si sono affrontati i 16 partecipanti per l’assegnazione ai gironi, bianco e nero.
Nel primo hanno avuto accesso il dr. Rizzo, il dr. Pezzuto, il dr. Magliari, il dr. Ciannamea, il dr. Zaurito, il dr. De rinaldis, il dr. Albanese e il dr. Perrone;
mentre il secondo girone ha visto l’accesso del dr. Casto, dr. Greco, dr. Ricci, dr. Marra, dr. Argentieri, dr. Zocchi, e il dr. De vitis.
Sotto un cielo grigio che ha spaventato non poco i partecipanti e soprattutto l’organizzazione, il giorno successivo si sono svolte le prime partite del girone.

Il girone nero ha visto subito il dr. Argentieri, spinto da una gran voglia di ritrovare il suo miglior tennis di anni passati, sbarazzarsi senza grossi problemi del dr. De vitis che ha pagato cari i 20 gg di inattività per una fascite plantare che aveva addirittura messo a rischio la sua partecipazione al torneo stesso.
Così, anche il dr. Marra ha avuto vita facile col suo avversario, il dr. Zocchi che sul 5-2 per il neurologo leccese, ha dovuto abbandonare l’incontro per un fastidio all’adduttore.

In serata il derby di Copertino, fra il dr. Greco e il dr. Casto, che ha visto il primo vincitore dopo tre lunghi set. Il dr. Casto si è aggiudicato il primo set al tie break ma non è servito a portare a casa la vittoria visto che il suo avversario, grazie alle sue grandi doti atletiche è riuscito a ribaltare il risultato e a guadagnarsi le semifinali del girone.
Lo stesso giorno ha visto protagonisti anche i tennisti del girone bianco iniziato subito col dr. Rizzo che dopo una partita, comunque tirata, a dispetto del risultato finale, ha guadagnato le semifinali battendo il dr. Zaurito in due set.

Partita dal pronostico tutt’altro che scontato era quella fra il dr. Magliari e il dr. Ciannamea che ha visto prevalere l’ortopedico lecce, per ritiro del collega e amico cardiologo, dopo aver vinto il primo set col risultato di 6-4. Il cardiologo non è sembrato al top della condizione e ha già promesso battaglia per la prossima edizione.
Il match fra il dr. Perrone e il dr. Albanese ha visto vincitore il primo in due facili set per la migliore condizione agonistica e la maggiore esperienza “internazionale”. Il dr. Albanese, ha mostrato, comunque, buoni colpi da fondo campo ma ha pagato cari i troppi errori commessi. il dr. Perrone, ha potuto contare invece sulla sua maggiore solidità, soprattutto del suo dritto sempre efficace.

Un altro match molto atteso era quello fra il dr. De rinaldis e il dr. Pezzuto.
Molto esperto il primo, molto potente il secondo. I due contendenti hanno dato vita ad una partita d’altri tempi, molto diversi i due con un tennis comunque efficace. Solido il primo, pochi errori e un’intelligenza tattica ammirevole. Coraggioso il secondo, molti vincenti, qualche errore in più del suo avversario ma bravo a crederci sempre anche quando era sotto di un break nel primo set. A guadagnarsi le semifinali è stato il dr. Pezzuto che ha saputo, con il suo dritto, scardinare la dura difesa del cardiologo leccese.

Le semifinali

I primi a scendere in campo sono stati il dr. Rizzo e il dr. Perrone che hanno dato vita ad una partita entusiasmante ricca di vincenti e di recuperi. Il primo set è stato interminabile col dentista pronto a sparare il suo dritto in cerca di vincenti e l’ ortopedico di trepuzzi pronto a ribattere dentro tutto il possibile e a volte anche l’impossibile. Il primo set si è chiuso al tie break e ha visto prevalere la difesa estenuante del dr. Rizzo che poi più forte mentalmente ha chiuso con facilità anche il secondo set.

In contemporanea sono scesi in campo il dr. Pezzuto e il dr. Ciannamea per guadagnarsi l’accesso alla finale. Partita difficile, per entrambi, molto combattuta e solo alla fine ha visto prevalere l’angiologo sull’ortopedico. Pezzuto solido da fondo campo e sempre pronto ad attaccare, ma mai arrendevole Ciannamea pronto a ribattere colpo su colpo. Il primo set si chiude a favore dell’ortopedico. Il secondo set inizia com’era finito il primo, col dr. Pezzuto a scaricare il suo dritto sull’avversario e il dr. Ciannamea sempre pronto a rimandare la palla al di la della rete. Un problemino all’adduttore costringe il dr. Ciannamea a chiedere qualche minuto di sospensione. Problema rientrato grazie al Celadrin crema.
Pezzuto continua a spingere e il dr. Ciannamea è costretto ad arrendersi solo alla fine. Match chiuso in tre set dall’angiologo di trepuzzi.

A seguire si sono svolte le semifinali del girone nero e il primo match ha visto affrontarsi il dr. Greco contro il dr. Marra. Gia dai primi scambi si è capito che non sarebbe stata una partita facile per il veterano marra. Più potente il neurologo del suo avversario ma l’ortopedico, durante tutto il primo set è stato un avversario ostico, e fino a quando è riuscito a muovere l’avversario ha tenuto testa. Troppa l’esperienza e la potenza del dr. Marra per il dr. Greco che ha mostrato a tratti un buon tennis e se si tiene conto della sua breve carriera tennistica, si capisce che già dall’anno prossimo sarà un osso duro per chiunque. Finale al dr. Marra.

La seconda semifinale ha visto prevalere il dr. Argentieri sul dr. Ricci. La potenza del dr. Argentieri ha avuto la meglio sulla regolarità del dr. Ricci. Primo set senza storia. Argentieri domina la partita sin dal primo punto. Potente e preciso ma nel secondo set sembra non bastare perchè la scaltrezza del dr. Ricci, riesce a spostare gli equilibri della partita. I troppi di errori di argentieri per poco non riaprono la partita, ma alla fine riesce a chiudere in due set. Ottimo secondo set del dr. Ricci ma non basta ad andare al terzo.

Ed eccoci alle finali.

I primi a scendere in campo sono i finalisti del girone bianco. Dr. Pezzuto contro il dr. Rizzo. Partita da subito dura e incerta. Il dr. Pezzuto cerca di mettere subito il suo avversario sotto presisone con il suo dritto forte e preciso ma l’ortopedico non si lascia intimorire e ribatte colpo su colpo. Il primo set si chiude a favore dell’angiologo Pezzuto. Ma il pubblico numeroso sa che non può essere finita la partita e così sarà.

Rizzo non si da per vinto e riesce a portare a casa il secondo set con immensa fatica che si aggiunge a quella della semifinale col dr. Perrone. Troppa forse per poter opporsi al dr. Pezzuto. Partita perfetta la sua, pochi errori gratuiti e molti vincenti. Nel terzo set si comincia a capire come potrebbe finire la gara. A metà set il dr. Rizzo è costretto a fermarsi un po per un doloroso crampo al quadricipite femorale e l’intervento tempestivo del dr. Ciannamea col solito Celadrin crema riesce a fargli svolgere qualche altro game prima del ritiro finale, ma si era già sul 5-1 per il dr. Pezzuto.

Partita dura, bella e avvincente, di gran qualità e ottimo tennis. La vittoria va, quindi, al dr. Pezzuto capace di giocare tutte le partite ad alti livelli e meritevole del successo finale. Ottima la prova del dr. Rizzo ma forse le fatiche accumulate per arrivare in finale si sono fatte sentire. Rimane comunque il bel torneo disputato e il secondo psoto.

A seguire la finale del girone nero, il dr. Marra ha affrontato il dr. Argentieri. Bello il primo set, combattuto, con buoni colpi da parte di entrambi ma meno errori del dr. Marra anche se il dr. Argentieri ha messo a segno un buon numero di vincenti. Si arriva al tie break che sembrava finire a favore del fisiatra di san vito, ma il neurologo con un colpo di coda riesce a riacciuffare il collega e a batterlo sul finale. Il secondo set praticamente senza storia, troppo affaticato il dr. Argentieri, troppo regolare il dr. Marra.

Alla fine ha vinto il divertimento, cena e premiazione col presidente del circolo tennis.

Lo sport a qualsiasi livello resta il miglior modo per trascorrere il tempo in compagnia di amici e colleghi e il torneo Celadrin Esculapio voleva, infatti, essere un modo per ridere e scherzare insieme e bere un bicchiere lasciando alle spalle le dure realtà quotidiane che ogni giorno professionisti del loro settore sono costretti ad affrontare.