25 Gennaio 2023 |

Gli effetti del magnesio e diabete

Il magnesio è un minerale di fondamentale importanza per il nostro organismo, in quanto fa da cofattore per più di 300 enzimi ed è quindi coinvolto in numerosi processi come la sintesi di neurotrasmettitori essenziali a livello centrale, la produzione e rilascio di energia cellulare, interviene nella regolazione di fondamentali processi come la contrazione muscolare, il battito cardiaco, la coagulazione e la pressione arteriosa; inoltre, alcuni studi di ricerca scientifica hanno dimostrato l’importanza del magnesio nel metabolismo dei carboidrati e nella gestione del paziente in condizione diabetica o prediabetica.

La quantità corporea totale di magnesio (Mg2+) varia tra 20 e 28 g e più del 99% si trova nello spazio intracellulare, immagazzinato principalmente nelle ossa (50-65%), dove, insieme al calcio e al fosforo, partecipa alla costituzione dello scheletro, ma anche dei muscoli, dei tessuti molli e degli organi (34-39%), mentre meno dell’1-2% è presente nel sangue e nei fluidi extracellulari.

Gli alimenti che contengono un’abbondante quantità di magnesio sono i vegetali a foglia verde, i legumi, i cereali e le banane.

Una carenza di tale minerale è caratterizzata da un aumento dell’eccitabilità muscolare, causando l’insorgenza di crampi, mal di testa, stanchezza fisica e mentale, irritabilità e insonnia.

Assorbimento del magnesio

Dal 20% all’80% del magnesio alimentare viene assorbito nell’intestino tenue, in particolare nelle porzioni del digiuno e dell’ileo, ed in bassa percentuale è assorbito anche nel tratto dell’intestino crasso. L’assorbimento prevede due meccanismi distinti: uno è quello passivo, che dipende dal gradiente di concentrazione che si instaura tra l’intestino e la circolazione sanguigna; questo tipo di assorbimento avviene per via paracellulare, tramite le giunzioni strette presenti tra gli enterociti.

L’altro meccanismo invece è quello attivo e avviene per via transcellulare, sfruttando i trasportatori specifici TRPM6/7 (transient receptor potential melastatin 6/7), che fanno passare il magnesio dal lato apicale a quello basolaterale dell’enterocita ed infine il magnesio entra nel circolo sanguigno. Della quantità di magnesio introdotta con la dieta, il nostro organismo è in grado di assorbirne solamente il 30-40%.

Magnesio e diabete

Mantenere una corretta concentrazione di magnesio sembra essere un requisito importante per il metabolismo dei carboidrati, ed è importante considerare che alcuni studi di ricerca scientifica hanno evidenziato una stretta correlazione tra la carenza di magnesio nel sangue (ipomagnesemia) e la presenza di diabete mellito di tipo 2, una patologia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia), dovuta ad un’alterata quantità o funzione dell’ormone insulina, prodotto dal pancreas, con attività ipoglicemizzante.

I livelli plasmatici di magnesio sono principalmente determinati da 4 processi: assunzione di magnesio, assorbimento intestinale, escrezione renale e ridistribuzione del minerale all’interno del corpo. Oltre alle inadeguatezze alimentari che potrebbero causare una carenza di magnesio, vi sono evidenze scientifiche che dimostrano che i processi di transito e assorbimento gastrointestinale del minerale sono altamente compromessi nei soggetti affetti da diabete di tipo 2.

Dati recenti indicano che lo stato di iperglicemia, caratteristico della patologia diabetica, e la conseguente diuresi osmotica condiziona la capacità di riassorbimento del rene per il magnesio, che viene così eliminato con le urine (ipermagnesuria).

La diminuzione dei livelli di magnesio nell’organismo è associata ad alcune complicazioni del diabete, come ad esempio la retinopatia, l’ipertensione, la malattia renale cronica e le ulcere agli arti inferiori.

I livelli di magnesio devono essere costantemente monitorati nelle persone affette dalla patologia diabetica, poiché, in aggiunta alle problematiche sopracitate, molto spesso questi pazienti assumono regolarmente alcune terapie farmacologiche, come ad esempio i farmaci diuretici e i gastroprotettori (inibitori di pompa protonica), i quali effetti avversi causano una diminuzione di magnesio nell’organismo.

Per questa ragione, condurre una dieta sana ed equilibrata può aiutare i soggetti diabetici con ipomagnesemia a ripristinare il corretto livello di magnesio nel corpo e, qualora l’alimentazione dovesse risultare fallimentare, si può ovviare questa carenza con l’assunzione di integratori alimentari specifici.

UltraMag®                     

Non tutti gli integratori in commercio contengono lo stesso tipo di magnesio ed è proprio questa la differenza fondamentale. Infatti, il magnesio può trovarsi sottoforma di diversi sali:

  • inorganici, come il magnesio ossido;
  • organici, come il magnesio pidolato;
  • chelati, come il magnesio bisglicinato.

Tra questi, sicuramente il magnesio ossido (MgO) è quello con il più alto contenuto di magnesio elementare, seppur il suo assorbimento sia molto limitato da parte dell’organismo.

Per superare questo limite, grazie alla ricerca Pharmanutra S.p.a., è nato UltraMag®, un integratore alimentare a base di magnesio ossido che sfrutta la tecnologia Sucrosomiale®, dove il minerale viene trasportato dal Sucrosoma ®, una matrice composta da fosfolipidi ed esteri saccarici degli acidi grassi (sucrestere).

Questa struttura innovativa permette al magnesio di essere assorbito dal nostro organismo in quantità maggiore, senza che venga bloccata la sua classica via di assorbimento.

Quando una dieta sana e bilanciata risulta essere insufficiente, il consumo di UltraMag® può essere una valida soluzione nel ripristinare il corretto livello di magnesio nell’organismo.

Il dosaggio di ossido di magnesio contenuto in UltraMag® è di 375 mg e corrisponde al 100% del valore nutrizionale giornaliero (VNR) e, per questa ragione, è consigliata l’assunzione di 1 bustina al giorno sciolta in un bicchiere di acqua, in qualsiasi momento della giornata.

 


BIBLIOGRAFIA 

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  • ultramag.it