All’IMCID 2025, il Dott. San-Nan Yang evidenzia il ruolo cruciale del ferro nello sviluppo neurologico e invita ad una maggiore consapevolezza e innovazione nei protocolli neonatali.

La nona edizione dell’International Multidisciplinary Course on Iron Deficiency (IMCID) ha posto l’attenzione sull’urgenza di strategie più efficaci nella gestione della carenza di ferro nelle popolazioni vulnerabili. Tra le voci più autorevoli su questo tema, il Dott. San-Nan Yang, pediatra presso il Department of Pediatrics dell’E-Da Hospital di Taiwan, ha offerto una visione clinica approfondita sull’impatto della carenza marziale nella prima infanzia, con un focus specifico sui neonati pretermine.


Dottore, dal suo punto di vista, cosa rende particolarmente rilevante questa edizione dell’IMCID?

È stato un congresso di grande valore. Abbiamo approfondito come il ferro, elemento nutrizionale chiave, non solo supporti la funzione di tutti gli organi, ma svolga un ruolo determinante soprattutto nei soggetti più vulnerabili, come i pazienti pediatrici e i neonati pretermine.
Ciò che mi ha colpito è il potenziale delle nuove formulazioni di ferro, in particolare il Ferro Sucrosomiale®, nel rivoluzionare la cura neonatale. In pediatria, e ancor più in neonatologia, questa opzione non è ancora molto conosciuta, mentre in medicina per adulti è già ben consolidata. Se riusciremo a diffondere questa conoscenza anche tra le future mamme e i professionisti della salute infantile, potremo migliorare significativamente lo stato marziale dei neonati e, di conseguenza, la qualità della vita nel lungo termine.

La carenza di ferro nei primi anni di vita può avere conseguenze durature. Quali sono i messaggi chiave emersi dall’IMCID in termini di prevenzione?

I neonati pretermine sono tra i più fragili. Una volta fuori dall’utero, devono produrre autonomamente i globuli rossi, ma il loro midollo osseo è ancora immaturo. Questo rallenta lo sviluppo degli organi e li espone a numerosi rischi.
Nella mia esperienza clinica, abbiamo osservato che una supplementazione tempestiva di ferro accelera il processo di maturazione. Ad esempio, i bambini pretermine che ricevono un trattamento di ferro adeguato riescono a sospendere prima il supporto di ossigeno, riducendo così l’esposizione alla tossicità ossidativa. È un elemento di enorme valore nella cura neonatale.

In che modo la carenza di ferro influisce sullo sviluppo neurologico dei bambini, e quali protocolli risultano più efficaci?

Il ferro è fondamentale per il trasporto dell’ossigeno agli organi, e il cervello, durante la fase di sviluppo, è particolarmente esigente in termini di ossigenazione. La carenza marziale, quindi, può ostacolare la maturazione dei neuroni e ritardare lo sviluppo cognitivo.
In passato, eravamo costretti a usare sali di ferro come l’idrossido ferrico, che causavano disturbi gastrointestinali e impedivano un’integrazione costante. Oggi, con formulazioni più moderne come il Ferro Sucrosomiale®, possiamo garantire un apporto stabile ed efficace, migliorando la nutrizione cerebrale e il potenziale di sviluppo neurologico.

Ci sono nuove evidenze nella gestione della carenza di ferro nei neonati pretermine? Che ruolo hanno i programmi di fortificazione?

Sì, ed è un tema davvero centrale. Apprezzo molto il fatto che l’IMCID di quest’anno si sia concentrato su gruppi di pazienti spesso meno considerati ma particolarmente fragili e che richiedono trattamenti specifici, come i neonati pretermine. Le aziende che oggi investono in queste soluzioni lo fanno per motivazioni etiche, non per profitto, e questo apre la strada a nuovi studi clinici collaborativi e a protocolli più solidi. Tuttavia, serve anche diffondere la conoscenza. Molti medici nel mondo non hanno accesso a queste informazioni. È importante che le aziende e le istituzioni sviluppino programmi di sensibilizzazione globali, per condividere le innovazioni scientifiche con tutti i professionisti sanitari, ovunque si trovino.


L’intervento del Dott. Yang all’IMCID 2025 ha sottolineato l’importanza dell’innovazione, della consapevolezza e dell’equità nell’integrazione marziale pediatrica. Con il progresso della scienza, devono progredire anche le strategie globali di cura: ogni bambino, ovunque nasca, ha diritto al miglior inizio possibile, anche grazie a un ferro ben gestito.

L’Abstract Book del 9th IMCID – International Multidisciplinary Course on Iron Deficiency, tenutosi a Palermo dal 3 al 4 aprile 2025, è stato pubblicato come Supplemento n°3 del numero di maggio 2025 della rivista Blood Transfusion (IF=2.4).
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