18 Novembre 2021 |

Vitamine, minerali e difese immunitarie: tutto quello che c’è da sapere

vitamine minerali e difese immunitarie - immagine grafica di uno scudo attaccato da virus e batteri

Mantenere uno stato nutrizionale adeguato è fondamentale per il corretto funzionamento del sistema immunitario: è infatti noto che l’alterazione dell’equilibrio dei nutrienti presenti nel nostro corpo o una carenza di minerali e vitamine è spesso associata a conseguenze negative sullo stato di salute.

Quali sono le vitamine e i minerali che agiscono sulle difese immunitarie?

Sono diversi i micronutrienti che, se pur con meccanismi differenti, partecipano al mantenimento di una corretta risposta immunitaria: tra questi vi sono senza dubbio le vitamine, come la vitamina A, la vitamina C, la vitamina D, alcune vitamine del gruppo B e i minerali come il ferro, il selenio, lo zinco e il rame.

Vediamo insieme come vitamine e minerali agiscono sulle nostre difese immunitarie.

La vitamina D, sebbene sia conosciuta prevalentemente per la sua funzione a livello dell’apparato scheletrico, ha un ruolo chiave anche nella regolazione del sistema immunitario: la maggior parte delle cellule coinvolte nel complesso sistema di difese del nostro organismo, infatti, possiede un recettore specifico per la vitamina D, la quale legandovisi, ne regola l’attivazione.

Il ruolo della vitamina C nelle difese immunitarie invece è da ascrivere principalmente alle sue note proprietà antiossidanti, grazie alle quali riesce a neutralizzare la formazione dei radicali liberi.

Tra le vitamine del gruppo B, quelle più coinvolte sono la B6, la B9 (folati) e la B12; mentre la vitamina A è in grado sia di potenziare le difese immunitarie, sia di modularne l’espressione.

Anche i minerali giocano un ruolo fondamentale nel garantire le nostre difese immunitarie:

  • il ferro, ad esempio, è coinvolto nei processi di proliferazione e maturazione dei linfociti T;
  • il selenio stimola la produzione di anticorpi, l’attività dei linfociti ed è un cofattore essenziale di enzimi come la glutatione perossidasi e la tioredossina reduttasi, che hanno entrambi azione antiossidante;
  • lo zinco invece, grazie alle sue proprietà immunostimolanti, rinforza le difese immunitarie prevenendo le infezioni;
  • il rame infine contrasta le infezioni e possiede un’azione battericida ed antiossidante.

Tutti i nutrienti sopra citati hanno ricevuto l’approvazione dall’EFSA (European Food Safety Authority) riguardo la loro efficacia e sicurezza nel garantire il normale funzionamento del sistema immunitario.

Come funzionano le difese immunitarie?

Da qualche anno a questa parte siamo costantemente bombardati da messaggi e consigli di ogni tipo sull’importanza di rafforzare il nostro sistema immunitario, soprattutto durante l’inverno.
Ma cosa sono effettivamente le difese immunitarie? Da cosa sono composte e come funzionano?

Quando si parla di difese immunitarie, ci riferiamo ad un complesso sistema di cellule e molecole di vario tipo che cooperano per limitare l’ingresso nel nostro organismo di agenti patogeni esterni, come batteri e virus, ma anche per arrestarne la propagazione una volta che questi hanno invaso l’ospite. Il sistema immunitario non solo difende il nostro organismo dalle infezioni, ma cerca anche di arginare le possibili minacce che arrivano dall’interno, come la replicazione delle cellule tumorali.

Il nostro sistema immunitario è costituito da due livelli di difesa, l’immunità innata e l’immunità acquisita:

  1. Le difese immunitarie innate, detta anche immunità aspecifica o naturale, sono presenti fin dalla nascita e sono costituite dalla pelle e dalle mucose, che rappresentano una prima barriera fisica per evitare l’ingresso di agenti patogeni, oltre che da una serie di cellule e proteine circolati, pronte a riconoscere ed intervenire contro tutto ciò che minaccia la salute del nostro organismo.
  2. L’immunità acquisita invece, detta anche specifica o adattativa, si sviluppa nel tempo, in risposta ad agenti estranei con cui il nostro organismo viene a contatto una prima volta e di cui conserva memoria, in modo da generare una risposta molto più rapida in occasione di un eventuale secondo contatto.

Vitamine e minerali aiutano davvero ad ammalarci di meno o servono solo nella fase di recupero?

Dissipiamo subito questo dubbio: le vitamine e i minerali discussi sopra offrono una reale protezione contro le infezioni, rinforzando il sistema immunitario e rendendolo più pronto ad intervenire contro un’eventuale infezione. Disporre di quantitativi sufficienti dei suddetti micronutrienti, ottenuti tramite una dieta sana ed equilibrata, diviene quindi estremamente importante soprattutto nei periodi invernali, in cui il rischio di ammalarsi è maggiore.

È anche vero però che alcune vitamine intervengono in modo specifico nella fase post-influenzale, aiutando a recuperare le energie: è il caso per esempio delle vitamine A, C ed E, che accelerano i processi di rigenerazione e hanno proprietà antinfiammatorie, o delle vitamine del gruppo B, in primis la vitamina B12, conosciuta come “vitamina dell’energia” per il suo potere energizzante.

Quando la dieta non basta e si consiglia di ricorrere agli integratori? È una questione stagionale?

Abbiamo ormai capito che una dieta varia ed equilibrata, insieme ad uno stile di vita sano, sono le abitudini fondamentali da seguire per garantire il giusto apporto di vitamine e minerali e dunque il corretto funzionamento delle difese immunitarie, ma non sempre è possibile riuscire a mantenere uno status ottimale. Possono infatti presentarsi nella vita di tutti periodi di stress intenso, che mettono a dura prova l’equilibrio tra i delicati meccanismi che regolano le difese del nostro organismo.

Oltre allo stress, anche le stagioni hanno un notevole impatto sul sistema immunitario. Il motivo per cui in inverno ci si ammala più spesso non è tanto legato alle basse temperature, quanto piuttosto al fatto che tendiamo a stare più spesso in ambienti chiusi, con scarso ricambio d’aria, e questo favorisce la trasmissione dell’influenza. Se a questo poi sommiamo il fatto che in inverno l’esposizione della pelle ai raggi solari viene meno, e con essa anche la produzione di vitamina D, si capisce come il nostro sistema immunitario possa essere ulteriormente indebolito. Riguardo alla vitamina D, il Ministero della Salute ne raccomanda un apporto massimo pari a 2.000 Unità Internazionali al giorno (o 50 µg): non sempre è facile raggiungere questo quantitativo esclusivamente con la dieta, quindi, spesso è raccomandabile seguire un’integrazione di tale vitamina con prodotti specifici.

Ma non è solamente una questione stagionale: anche l’avanzare dell’età può mettere a dura prova l’efficacia delle nostre difese immunitarie. Gli anziani, infatti, sono spesso affetti da stati infiammatori cronici che già di per sé potrebbero compromettere l’efficacia del sistema immunitario. A questo si aggiunge il fatto che la dieta tipica dell’anziano è caratterizzata da quantitativi ridotti e da una scarsa varietà di cibi, che determinano un introito di vitamine e minerali non sufficiente.

In tutti i casi sopra elencati può essere dunque d’aiuto ricorrere ad un’integrazione attraverso complementi nutrizionali, come ApportAL®, che apporti il fabbisogno quotidiano di quei micronutrienti che contribuiscono alla normale funzione del sistema immunitario.

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