28 Giugno 2023 |

Cetilar® – dolore alla bassa schiena

Introduzione

La lombalgia, comunemente chiamata “mal di schiena”, è una condizione clinica ampiamente diffusa nella popolazione e si stima che circa l’80% soffra almeno una volta nel corso della vita di mal di schiena, con percentuali maggiori tra le persone in attività lavorativa.

Per quasi tutte le persone con lombalgia, non è possibile identificare una specifica causa scatenante, infatti si parla di mal di schiena non-specifico. Solo una piccola percentuale di persone ha una causa patologica ben nota, ad esempio una frattura vertebrale.1

Sintomi

In alcuni casi, la sintomatologia può essere differente, a seconda della zona anatomica colpita dal mal di schiena. In genere, però il dolore nella parte bassa della schiena è quello più frequente, che si manifesta spesso con intorpidimento o formicolio che si estendono all’intera gamba; può essere un sintomo di infiammazione del nervo sciatico (sciatica), di scivolamento di una vertebra o di prolasso di un disco intervertebrale.

Trattamenti

La cura per il mal di schiena varia in base alla durata del dolore, alla sua intensità e alle necessità o preferenze di ciascuna persona. I trattamenti di prima linea per la gestione della lombalgia sono sia la terapia farmacologica per la gestione del dolore, sia la fisioterapia, manuale o strumentale, sia l’esercizio fisico. Nei casi più gravi, dove la causa della lombalgia è di tipo anatomo-patologico (e.g. ernia del disco) si potrà ricorrere all’intervento chirurgico.

Esercizio fisico

L’esercizio fisico, seppur difficoltoso, sembrerebbe ridurre il tempo necessario per guarire dalla lombalgia. Ovviamente, i movimenti consigliati da eseguire possono consistere semplicemente in una passeggiata.

L’esercizio fisico regolare giorno dopo giorno aiuta a mantenere la schiena forte e in buona salute. Attività come camminare, nuotare, fare yoga rappresentano le scelte più comuni. L’importante è scegliere un’attività piacevole da cui trarre beneficio senza avvertire dolore.

Trattamenti Farmacologici

Generalmente, i farmaci più largamente utilizzati per attenuare il dolore sono i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) e, nonostante abbiano un significativo risultato positivo sul mal di schiena, causano molti effetti avversi a carico del sistema renale e gastrointestinale, per cui ne è sconsigliato l’uso prolungato.2 Oltre ai comuni FANS, si può ricorrere all’utilizzo di antidolorifici classici, come il paracetamolo o, nei casi più severi, agli oppiodi, come ad esempio la codeina. Gli antidolorifici, come tutti i medicinali, possono causare effetti avversi, spesso anche gravi, in quanto possono creare dipendenza, possono interagire negativamente con altri farmaci presi contemporaneamente e possono essere controindicati in alcune malattie.3

Chirurgia

L’intervento chirurgico per il mal di schiena è previsto solo nei casi in cui le cure alternative non abbiano avuto risultati o quando il dolore divenga così intenso da impedire di dormire o di svolgere le normali attività di ogni giorno. Il tipo di intervento dipende dal genere di mal di schiena e dalle sue cause. Due delle tecniche che talvolta si applicano sono:

  • Discectomia, consiste nella rimozione di frammenti dei dischi intervertebrali, in modo da arrestare la pressione che esercitano sui nervi (condizione nota come scivolamento di una vertebra o prolasso di un disco intervertebrale);
  • Fusione spinale, consiste nell’unione di due o più vertebre con un innesto osseo per stabilizzare la colonna vertebrale e ridurre il dolore.

Queste tecniche chirurgiche possono contribuire a ridurre il dolore causato dalla compressione dei nervi, ma non danno sempre risultati positivi poiché possono verificarsi complicazioni. In alcuni casi, i nervi vicino alla colonna vertebrale possono essere danneggiati e generare intorpidimento o indebolimento di una gamba o di entrambe le gambe e, in rari casi, una forma di paralisi. Prima di sottoporsi a un intervento chirurgico occorre discutere con il chirurgo i rischi e i benefici dell’operazione ed essere certi di averli ben compresi in modo di essere consapevoli delle conseguenze.3

 

Acidi Grassi Cetilati (CFA)

I CFA sono un mix di acidi grassi di origine vegetale che hanno dimostrato essere efficaci nel ridurre il dolore muscolo-articolare e tendineo, brevettati da Pharmanutra S.p.A. ed inseriti nei prodotti a marchio Cetilar®.

Il meccanismo d’azione dei CFA è quello di favorire la lubrificazione articolare e quindi di migliorare meccanicamente il movimento dell’articolazione.

La linea dei prodotti Cetilar® è costituita da 3 prodotti per uso topico (Crema,  Patch e Tape) e dopo 8 anni di ricerca, nella Gazzetta Ufficiale di Febbraio 2022, l’Unione Europea ha approvato l’autorizzazione ad immettere sul mercato i CFA come Novel Food. Il nuovo alimento, che prende il nome di Lipocet®, consiste principalmente in una miscela di acido miristico, acido oleico e, in misura minore, altri acidi grassi cetilati.

Il Lipocet® è inserito all’interno del primo integratore a base di CFA, dal nome Cetilar® Oro, commercializzato da Pharmanutra SpA.

In un recente studio4, sono stati coinvolti 27 pazienti che presentavano dolore alla schiena cronico da più di 3 mesi, trattati con una somministrazione orale di 1200 mg di Lipocet® al giorno per 4 settimane consecutive.

I risultati hanno dimostrato che sia la disabilità legata al mal di schiena che il dolore vengono ridotti in quasi tutti i pazienti arruolati.

Grazie a questa importante pubblicazione “La supplementazione orale di CFA potrebbe essere una soluzione promettente per migliorare la disabilità e il dolore nei pazienti con dolore alla schiena cronico come trattamento di prima linea”.4


Conclusioni

Il mal di schiena è una condizione invalidante e maggiormente riscontrata nella popolazione. L’attività fisica regolare e alcuni accorgimenti quotidiani possono contribuire a ridurre la comparsa di questa condizione clinica dolorosa.

L’uso dei CFA per via orale ha dimostrato essere efficace e ben tollerata dai soggetti, grazie anche alla loro totale sicurezza e ridotti effetti avversi.

 

Bibliografia

  1. Hartvigsen J, et al.; What low back pain is and why we need to pay attention. Lancet. 2018;391(10137):2356-2367.
  2. Pan A. Adjacent segment degeneration after lumbar spinal fusion compared with motion preservation procedures: a meta-analysis. Eur Spine J. 2016;25:1522-32.
  3. https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/d/dolore-alla-schiena;
  4. Pelak A., et al.; Effect of Cetylated Fatty Acid Supplementation on Axial Discogenic Low Back Pain. Int J Phys Med Rehabil. 2023; 11 Iss 3 No:1000662.