16 Giugno 2022 |

Integratori alimentari: quali disturbi possono provocare?

integratori e disturbi intestinali - pillole, pastiche e polveri esemplificative di diversi integratori

Il mondo dell’integrazione alimentare, conosciuto anche con il termine nutraceutica, è cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni e i prodotti disponibili in commercio sono migliaia e vantano molteplici proprietà ed utilizzi.

Pur essendo prodotti generalmente sicuri per la salute, un loro utilizzo sbagliato potrebbe causare spiacevoli problemi intestinali, dal semplice mal di stomaco fino a nausea e diarrea. In questo articolo vogliamo quindi fare chiarezza sui principali disturbi associati agli integratori e come evitarli, cercando di capire innanzitutto come funziona l’assorbimento dei nutrienti nel nostro organismo.

Cos’è un integratore alimentare? La definizione del Ministero della Salute

Gli integratori possono essere acquistati in farmacia, nei supermercati o su internet, non necessitano di alcuna prescrizione medica e, seppur non contengano nessun principio farmacologicamente attivo, potrebbero causare alcuni disturbi, quindi è sempre necessario leggere attentamente le indicazioni d’uso e le avvertenze.

Il Ministero della Salute definisce così gli integratori alimentari:

“prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, in particolare, ma non in via esclusiva, aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, sia monocomposti che pluricomposti, in forme predosate”

È importante ricordare che gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata ed equilibrata e devono essere utilizzati nell’ambito di uno stile di vita sano.

Come funziona l’assorbimento dei nutrienti nel nostro organismo?

All’interno di un integratore alimentare si possono trovare nutrienti di varia natura e con diverse funzioni, principalmente: vitamine, minerali, amminoacidi ed estratti naturali.

I nutrienti, in base alla loro natura chimica, subiscono una serie di trasformazioni all’interno del nostro organismo; infatti, i carboidrati subiscono delle modifiche strutturali da parte di alcuni enzimi salivari, chiamate amilasi; le proteine subiscono un metabolismo sia gastrico che intestinale, grazie all’azione principale di un enzima chiamato tripsina; i grassi, invece, vengono modificati strutturalmente da enzimi chiamate lipasi, che li modificano per poi trasformarli in chilomicroni ed essere assorbiti nel circolo linfatico.

Le vitamine possono essere suddivise in due categorie: idrosolubili (che si sciolgono in acqua) e liposolubili (che si sciolgono nei grassi). Queste vengono assorbite principalmente nella prima parte dell’intestino tenue per diffusione passiva o per trasporto attivo.

I minerali seguono un destino differente invece, in quanto non vengono modificati da nessun enzima e il loro assorbimento avviene principalmente nel duodeno, cioè nel primo tratto dell’intestino tenue.

L’assorbimento dell’acqua e degli elettroliti (sodio, cloro, potassio) avviene invece nella parte terminale dell’intestino tenue, corrispondente ai tratti digiuno e ileo.

Quali sono i fattori che possono limitare l’assorbimento dei nutrienti? Perché i minerali sono più complessi da assimilare?

Sono molti i fattori che determinano un assorbimento limitato dei nutrienti da parte del nostro organismo, infatti rivestono notevole importanza queste condizioni:

  • diarrea
  • celiachia
  • intolleranze alimentari
  • chirurgia bariatrica
  • infiammazioni intestinali
  • alcolismo
  • stitichezza
  • gastriti

I minerali sono scarsamente assorbiti dal nostro organismo, perché entrano in gioco numerosi fattori sia interni che esterni, che ne regolano l’assorbimento.

Per esempio, l’assorbimento del calcio non può avvenire se manca un adeguato livello di vitamina D o altri fattori endocrini, come la presenza dell’ormone paratiroideo. D’altro canto, l’assorbimento del calcio può diventare difficoltoso quando vi è la presenza di alcune sostanze derivanti dagli alimenti, come per esempio l’acido fitico, che legandosi al calcio forma dei sali insolubili, che ne rendono impossibile l’assorbimento da parte dell’intestino.

L’acido fitico, chiamato anche inositolo, è una sostanza presente principalmente nei cereali e nei legumi e, non è solo responsabile della ridotta assimilazione del calcio, ma anche di altri minerali importanti come il ferro, il magnesio e lo zinco.

I disturbi più comuni legati all’uso di integratori alimentari

Tra i disturbi più comuni che possono essere associati all’utilizzo di integratori alimentari troviamo:

  • Diarrea
  • Costipazione
  • Nausea
  • Vomito

Le cause di questi problemi intestinali possono essere di varia natura e variano da soggetto a soggetto.

Le allergie e l’ipersensibilità a determinati ingredienti contenuti negli integratori rivestono grande importanza e rappresentano le cause più comuni di queste manifestazioni, per questo la normativa europea prevede che le sostanze potenzialmente allergizzanti siano dichiarate ed evidenziate nell’elenco degli ingredienti degli integratori alimentari.

Inoltre, come abbiamo descritto prima, alcune manifestazioni a livello gastrico possono trovare ragione nel fatto che i minerali, che non vengono assorbiti, rimangono stazionari a contatto con la mucosa gastrica, causando i sintomi come acidità, nausea, vomito e crampi addominali.

Ecco perché entra in gioco la Tecnologia Sucrosomiale®

Per ovviare ad alcuni dei disturbi e dei limiti legati all’assunzione di certe sostanze (minerali, vitamine) negli integratori alimentari, PharmaNutra ha sviluppato la Tecnologia Sucrosomiale®, che mira a favorire l’assorbimento dei minerali, senza che si manifestino i disturbi tipici della supplementazione con i normali integratori alimentari.

tecnologia sucrosomiale - immagine d'esempio di una molecola di minerale avvolta nel sucrosoma

La Tecnologia Sucrosomiale® consiste in un insieme di ingredienti: una fonte minerale (ferro, magnesio, zinco, selenio, iodio); una matrice di fosfolipidi e sucrestere, che protegge il minerale; il fosfato tricalcico, come stabilizzante di formula.

Il primo minerale ad esser stato sviluppato con la Tecnologia Sucrosomiale® è stato il ferro, conosciuto come SiderAL®; a seguire sono stati sviluppati con la stessa tecnologia innovativa anche magnesio, zinco, selenio e iodio.

A favore di questa tecnologia ci sono numerose pubblicazioni su riviste internazionali, che confermano il beneficio nella supplementazione di questi minerali. In conclusione, gli integratori che contengono nutrienti sviluppati con la Tecnologia Sucrosomiale®, permettono un elevato assorbimento dei minerali da parte dell’organismo, evitandone il contatto diretto con la mucosa gastrointestinale, dove normalmente si riscontrano i disturbi più comuni.

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