11 Maggio 2022 |

Mal di testa frequente: e se fosse una semplice carenza di magnesio?

magnesio e mal di testa - ragazza davanti al pc con occhi chiusi e mani che massaggiano le tempie

A tutti è capitato di soffrire di mal di testa almeno una volta nella vita e i sintomi che si manifestano possono essere di varia natura, frequenza e intensità. Il mal di testa, il cui nome scientifico è cefalea, in Italia colpisce oltre sette milioni di persone e possiamo distinguere due tipologie di cefalee: primarie e secondarie.

Quanti tipi di mal di testa esistono?

Le cefalee primarie non hanno un’origine certa, in quanto le cause possono derivare da fattori ambientali, dalla dieta e/o da stili di vita inadeguati. Le cefalee secondarie, invece, derivano dalla presenza di una patologia che ha come conseguenza proprio il mal di testa (ad esempio sinusiti, traumi, dieta scorretta, sindrome premestruale, abuso di alcool etc.).

Le cefalee primarie si dividono in tre gruppi:

  • emicrania con o senza aura: Nell’emicrania il dolore è prevalentemente pulsante e in genere si manifesta su una metà del capo, accompagnato da nausea o vomito, fotofobia e fonofobia, fatica, sudorazione e problemi di concentrazione.
  • cefalea di tipo tensivo: Nella cefalea di tipo tensivo il dolore è diffuso ad entrambi i lati della testa ed è la conseguenza di tensioni muscolari a livello del collo (cervicale) e delle spalle, come ad esempio una postura scorretta, o da fattori psicologici, come un periodo stressante. Il dolore di questa condizione è di tipo persistente non pulsante, di intensità lieve-moderata;
  • cefalea a grappolo: Nella cefalea a grappolo, infine, il dolore è molto intenso, anche se di breve durata, e colpisce una precisa zona del capo, in genere la zona più colpita è quella tra occhio e orecchio (zona temporale).

Rimedi per emicranie e cefalee: antinfiammatori e magnesio

Quando veniamo colpiti dalla cefalea, spesso ricorriamo all’utilizzo di Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei (FANS), che ci aiutano nel controllo della sintomatologia dolorosa e servono a limitare tutte le conseguenze legate a questa condizione. Ma per chi soffre di mal di testa frequenti, oltre a diventare una condizione invalidante sotto molti aspetti sociali e familiari, un utilizzo continuo e frequente di farmaci antinfiammatori espone l’organismo ad effetti avversi, che potrebbero causare danni importanti al nostro corpo.

In alcuni casi è possibile limitare l’utilizzo degli antinfiammatori cercando di prevenire l’insorgenza del mal di testa. È stato osservato infatti che i soggetti con un aumento di eccitabilità neuronale, dovuta ad una bassa concentrazione di magnesio nel liquido cerebrospinale, hanno una più elevata probabilità di sviluppare emicrania; pertanto, l’uso del magnesio è ampiamente diffuso e consigliato nella prevenzione degli attacchi di emicrania.

Il magnesio è il quarto catione più abbondante del nostro organismo e fa da cofattore per oltre 300 reazioni enzimatiche necessarie per molte funzioni biologiche del nostro organismo. Il maggior quantitativo di magnesio si ritrova all’interno di cristalli di idrossiapatite, all’interno del tessuto osseo, donando robustezza e rigidità alla struttura ossea.

Come agisce il magnesio sul Sistema Nervoso Centrale e sul mal di testa?

Il magnesio partecipa all’eccitabilità nervosa e muscolare e una sua carenza è associata alla sindrome di ipereccitabilità neuronale, caratterizzata da numerosi sintomi, fra cui l’emicrania. Infatti, il magnesio si comporta come un antagonista di un neurotrasmettitore di tipo eccitatorio, il glutammato, responsabile dell’impulso elettrico cellulare.

In letteratura scientifica sono numerosi gli studi clinici pubblicati a sostegno della relazione tra la carenza di magnesio e il mal di testa.

In uno studio del 1996 – ma ancora attuale -, condotto da Peikert et al., sono stati presi in considerazione 81 soggetti affetti da emicrania, suddivisi in maniera randomizzata in due gruppi: il primo ha assunto 600 mg di magnesio e il secondo gruppo di controllo ha assunto un placebo. È stato dimostrato che nei soggetti che hanno assunto il magnesio si ha una riduzione del dolore e una diminuzione nella frequenza degli attacchi di emicrania rispetto al gruppo placebo.

Un altro studio, condotto su 20 donne affette da sindrome premestruale, equamente suddivise in due gruppi di trattamento (magnesio vs. placebo) è stato dimostrato che le donne che hanno assunto il magnesio dimostrano avere una riduzione significativa nella frequenza del mal di testa e nella riduzione del dolore.

Un aspetto molto importante da tenere considerazione se decidiamo di iniziare ad assumere il magnesio per prevenire emicrania e cefalea è che l’integrazione del magnesio possiede effetti avversi molto bassi. Questo vantaggio permette al magnesio di essere utilizzato in sicurezza anche per lunghi periodi e in larga scala, dalla prima adolescenza fino all’età avanzata.

UltraMag® è un integratore alimentare a base di magnesio ossido che sfrutta la tecnologia Sucrosomiale®: il minerale viene trasportato all’interno di una matrice di fosfolipidi ed esteri saccarici degli acidi grassi, che consente un elevato assorbimento del magnesio e un’ottima tollerabilità gastrointestinale. La dose giornaliera di magnesio contenuto in UltraMag® è di 375 mg e corrisponde al 100% del valore nutrizionale giornaliero (VNR). Per questa ragione è consigliata l’assunzione di 1 bustina al giorno sciolta in un bicchiere di acqua, in qualsiasi momento della giornata.

 


BIBLIOGRAFIA:

  • Jeanette A. Maier, et Al.; Headaches and Magnesium: Mechanisms, Bioavailability, Therapeutic Efficacy and Potential Advantage of Magnesium Pidolate. Nutrients 2020, 12(9), 2660.
  • Salamat, S.; Ismail, K.M.K.; O’ Brien, S., Premenstrual syndrome. Obstet. Gynaecol. Reprod. Med. 2008, 18, 29–32.
  • Walker, A.F.; De Souza, M.C.; Vickers, M.F.; Abeyasekera, S.; Collins, M.L.; Trinca, L.A., Magnesium supplementation alleviates premenstrual symptoms of fluid retention. J. Women Health 1998, 7, 1157–1165.
  • Peikert, A.; Wilimzig, C.; Kohne-Volland, R., Prophylaxis of migraine with oral magnesium: Results from a prospective, multi-center, placebo-controlled and double-blind randomized study. Cephalalgia 1996, 16, 257–263.
  • Peters, J.A.; Hales, T.G.; Lambert, J.J., Divalent cations modulate 5-HT3 receptor-induced currents in N1E-115 neuroblastoma cells. Eur. J. Pharmacol. 1988, 151, 491–495.

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